Dall’asilo alle superiori, i bambini trascorrono gran parte del loro tempo a scuola; la presenza di molti studenti in aule e spazi comuni piccoli può comportare degli effetti negativi. Per esempio, ogni anno si stimano 22 milioni di giorni di scuola persi solo a causa dell’influenza. Un ambiente indoor fresco e pulito può aiutare la concentrazione e la produttività degli studenti, e garantirà un ambiente sano per l’apprendimento, con migliori risultati per gli studenti. Qui è dove noi possiamo aiutarvi: la nostra linea di purificatori d’aria cattura germi, allergeni e odori, con il risultato di un’aula più sana, frequenza più alta e migliori risultati.
Ecco alcuni dei luoghi dove Aeramax Professional può avere un impatto immediato:
La purificazione dell’aria è la migliore soluzione per affrontare germi e virus presenti negli ambienti infetti delle aule. Fortunatamente Aeramax Professional rimuove fino al 99,9% dei contaminanti nell’aria.
Questi luoghi sono terreno fertile per batteri, germi ed odori. Il sistema EnviroSmart di Aeramax Professional rileva automaticamente quando purificare l’aria, riducendo i contaminanti velocemente ed efficientemente.
L’igiene nella preparazione del cibo e nelle aree di servizio è vitale. Aeramax Professional si integra perfettamente nelle mense scolastiche riducendo i germi nell’aria così come gli odori sgradevoli. Tutto questo per garantire una esperienza sana anche a pranzo.
Il 50% dei bambini in Europa soffre di una qualche forma di allergia. E un bambino su undici ha l’asma. Ecco perché è importante che l’aria negli ambienti chiusi sia pulita, a scuola e negli edifici scolastici. Fortunatamente c’è Aeramax Pro, la prima linea gamma di purificatori d’aria professionali per grandi ambienti certificati dalla Fondazione Americana Asma e Allergia. Questa certificazione premia i prodotti di purificazione dell’aria che, tramite test estensivi, si sono dimostrati efficaci nella riduzione degli allergeni.
Il rapporto “Mal’aria di città 2016” di Legambiente lascia poco spazio alle interpretazioni. E i dati che emergono appaiono piuttosto allarmanti. L’inquinamento in Italia ogni anno uccide quasi 60mila italiani e costa alle casse dello Stato almeno 47 miliardi di euro. Nel 2015, 48 capoluoghi di provincia, più della metà del totale, hanno superato i limiti di legge delle concentrazioni di Pm10 misurate dalle centraline, fissati in 50 microgrammi per metro cubo per più di 35 giorni. Si tratta del numero massimo di superamenti consentiti dalla legge in un anno. E in queste aree, in queste città, sorgono case e scuole. Quanto sono a rischio i bambini di contrarre malattie respiratorie?